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GIORNALE STORICO E LETTERARIO DELLA LIGURIA
Tagliolo, contro i Qualia, i Gualchi e contro Corrado e gli altri Marchesi del Bosco ; eccezione in favore di Donna Agnesina, di Tomaso e figli e di Lancellotto del Bosco, perchè amici del popolo genovese (i274i S’u8no e luglio) (1) — Rappresaglie contro Tortonesi e contro Lucchesi.
C. 25 — Decreto del 1273, ir settembre, dei Capitani e Anziani per indennizzare due di Carpena danneggiati da Nicola Fieschi che allora ne occupava il Castello.
C. 14 r. e 25 r. — Creazioni di notari fatta dai capitani.
C. 27 — Amnistia ai forestali.prima della presa del Castello di Godano.
Ivi — Convenzioni cogli uomini di Trebbiano, Lerici e altri luoghi vicini.
Segue agli atti dei capitani una serie importantissima di atti del ducato di Giovanni da Murta, e fra essi anzitutto notevoli quelli che riflettono la Corsica.
Dalle cronache di Gio Villani (2) sapevamo che nel-l’Agosto del 1347 « i genovesi ebbono la Signoria di tutta l’isola di Corsica con volontà quasi di tutti i Baroni e Signori di Corsica » ; ma nè lo Stella nè il Filippini ci dicono nulla di preciso in proposito. Ora qui troviamo gli atti di sottomissione di tutti i cinarchesi (3), i più potenti di quei feudatari ; con essi, a rogito del notaro Raffaele Foacia, ognuno delle varie famiglie fa omaggio dei propri castelli al podestà di Bonifacio, Nicola da Levanto notaro, ricevendoli poi dallo stesso in feudo; c con i successivi il duce Giovanni de Murta conferma la concessione.
Precede a tutti i documenti del ducato di Giovanni de Murta, coi feudatari cinarchesi (a c. 35, colla data di Bonifacio, nella Chiesa di S. Maria in quel castello 1337 ind. IV, tertia idus madti) (4), un atto con cui il vicario in Corsica investe Enrico de
(1) Il Desimoni ne’ suoi Annali di Gavi non fece alcun cenno di questi atti ni• delle ostilità dei Qualia (V. Lib. Jur.t cessione <li Montaldo), Gualchi, e Marchesi del Rosso contro uomini di Gavi.
(2) Lib. xi], cap. ix.
(3) È da ricordar tuttavia che (come sappiamo dagli annali e dal Filippini) parecchi dei cinarchesi s eran fin dal principio dell’occupazione di Bonifacio mostrati ligi a Genova, e ne sono alleati; nel 1222, in data 5 settembre Opizzo fratello di Enrico de Cinerea e Guglielmo Blancoraccio ebbero la cittadinanza genovese, il 4 Dic. 125S Latro e Giudice del fu Guglielmo de Cinerea divennero vassalli del Comune, {fìustr dri Parsi 6 - J46 Irti. C. Corsica, nell Arch. di St.). Più tardi troviamo proprio a Genova Enrigucio ile Cinercha q. Enrid il 21 Febbraio 1297, che investe d’un feudo Albertino q.
Guido de Codro, pure corso. (Not. Giacomo de Albario 1295-97, c. 77).
(4) In una postilla del notaro scrivente leggesi la data 15 Novembre 1336, ciò che farebbe credere errata quella del 1337 che figura nell’atto; essendovi Γindicazione della indizione 6 facile verificar se la data del 1337 ò esatta come inclinerei a crederc.
GIORNALE STORICO E LETTERARIO DELLA LIGURIA
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